Calcio
Binda (Gazzetta dello Sport): “La Covisoc sta ultimando i controlli, Turris e Taranto verso l’esclusione”. Ma Zerbo minaccia: “Denuncio tutti”
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“Taranto e Turris giocheranno le partite del fine settimana, ma il loro destino sembra segnato. La Covisoc sta ultimando i controlli e i primi segnali non sono positivi. La Figc a inizio settimana prenderà la drastica decisione: si va verso l’esclusione dal campionato e la classifica del girone C sarà riscritta.
Triste pagina per la Lega Pro, si riapre il libro nero che già in passato ha guastato la Serie C. Urge una seria riflessione: un campionato così importante può farlo solo chi se lo può permettere”. Lo scrive sul suo blog personale su Facebook il giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, Nicola Binda, che di solito riesce ad anticipare i verdetti a livello federale cogliendo nel segno.
Stando alle voci che si rincorrono da circa due giorni (riferito proprio dal sito tarantino “Cosmopolis”) il Taranto avrebbe utilizzato i crediti d’imposta a compensazione nel modello F24 per pagare i contributi Inps e le ritenute Irpef, cosa che non sarebbe prevista dal regolamento e per questo rischierebbe l’esclusione.
Al sito ha però risposto il direttore generale Rinaldo Zerbo, attuale proprietario del club dopo la cessione delle quote da parte di Massimo Giove.
Il nuovo numero uno del Taranto è intervenuto nel programma ‘Il Salotto del Calcio’, in onda su Antenna Sud, per fare il punto sul futuro del club ionico. “Noi estromessi dalla Serie C? La notizia è falsa, non vi è alcun riscontro da parte dell’ente preposto. Nelle prossime ore procederò con una querela per danno d’immagine. È la seconda volta che vengono diffuse informazioni false sul mio conto e su quello del Taranto Calcio. Abbiamo pagato noi come surroga, e l’Agenzia delle Entrate ha confermato il pagamento con ricevute trasmesse alla Covisoc. Ho pagato io per conto del Taranto. La Covisoc deve solo verificare la veridicità del pagamento”.
Il passaggio di proprietà del Taranto è avvenuto nel rispetto delle norme federali. A garantirlo è sempre Zerbo, che ha spiegato i dettagli della cessione, sottolineando la regolarità della procedura: “Stiamo preparando la documentazione da un notaio a Torino. La norma è chiara: manderemo una lettera per il diritto di prelazione. Se l’APS vorrà esercitarlo, lo farà, altrimenti rinuncerà. Tutte le scadenze federali sono state rispettate. Non si tratta di una compensazione, ma di una surroga: il cedente ha effettuato il pagamento, e le ricevute dell’Agenzia delle Entrate sono già state inviate alla Covisoc”.
Voglio dare un contributo al Taranto con un progetto semplice. Il club è una scatola vuota: manca un settore giovanile strutturato, non c’è un centro sportivo. La Serie C è solo il primo passo per il professionismo, e i giovani devono essere valorizzati. Hanno dovuto imparare a fare calcio a loro spese, ma con dignità. A Taranto ho visto un’opportunità di business: creare una struttura che possa far entrare le mie società nel tessuto sociale. Il centro sportivo Faggiano ha bisogno di una ristrutturazione e ci si può investire anche in ambito immobiliare”.
“I tifosi sono stati illusi, si parlava di vincere il campionato e invece sono stati accumulati due milioni di debiti. Li ringrazio e chiedo di accettarci per quello che siamo. Investire nel Taranto è più utile che versare soldi alla Lega”.
A quanto pare, la Covisoc si esprimerà su Turris e Taranto il 27 febbraio.
Mentre il Taranto continua a combattere, in casa corallina c’è invece rassegnazione. Secondo quanto riporta “Tuttoturris”, ormai non ci sono più dubbi. “La Turris è, ufficiosamente, già “morta”. Tuttavia, la certificazione con l’ora e il giorno della sua morte ufficiale ancora non si conoscono. Sono diversi gli elementi che lasciano ormai presagire uno scenario inevitabile”.
“Conti ancora congelati: ad oggi, seppur siano state raggiunte le condizioni di legge per lo sblocco, i conti della Turris – scrive il portale – risulterebbero ancora materialmente indisponibili. A testimonianza di ciò, il fatto che sui conti dei giocatori non è ancora arrivato nemmeno un euro degli arretrati relativi al bimestre settembre-ottobre. Bonifici predisposti ma non rispettosi delle scadenze: seppur pare che i bonifici siano stati predisposti entro la scadenza del 17 febbraio, la normativa è chiara: fa fede la data di valuta del bonifico e non quella di predisposizione. Questo significa che, anche nel caso in cui, per assurdo, i conti venissero sbloccati domani, i pagamenti sarebbero comunque considerati fuori dai termini e non validi agli occhi della Lega. Le scadenze federali, infatti, sono perentorie e inderogabili. Pertanto, il coma della Turris, già da tempo profondo, ora è diventato irreversibile. Ma la beffa è che il club corallino potrebbe restare “attaccato alla macchina” ancora per qualche settimana, prima che giunga la sentenza finale. Infatti, le tappe del procedimento disciplinare che porteranno alla radiazione potrebbero richiedere alcune settimane, dato che l’iter prevede: Segnalazione dell’Inadempienza: la Co.Vi.So.C. rileva l’irregolarità e la segnala agli organi competenti della FIGC (in questo caso pare il 27 di febbraio); Deferimento al Tribunale Federale Nazionale (TFN): sulla base della segnalazione, la Procura Federale deferisce il caso al Tribunale Federale Nazionale (TFN), il quale è l’organo competente per valutare le violazioni delle norme federali”.