Benevento-Juve Next Gen, le NapoPagelle: voto complessivo… indecenti

Il Benevento nel primo turno dei Play Off viene letteralmente affossato al Vigorito dalla Juve N.G. che infligge ai giallorossi in pesantissimo 5 a 1. Una gara praticamente senza storia, dopo il primo goal dei bianconeri e la successiva espulsione di capitan Berra non c’è stata praticamente più partita. Nemmeno il goal dell’ uno a tre di Perlingieri (fischiatissimo) nel recupero della prima frazione ha rivitalizzato i giallorossi che nella ripresa hanno subito altre due reti con le croniche disattenzioni difensive.

Questa sera sinceramente, scusandoci con i nostri lettori, ma pensando di condividere comunque un pensiero generale per quanto visto (si fa per dire) in campo eviteremo di cimentarci nelle consuete pagelle individuali. La prestazione generale è stata complessivamente incedente da parte di tutta la squadra. Un Manfredini insolitamente insicuro e colpevole sul primo goal che ha dato il via alla goleada bianconera, una difesa che ha sofferto come per tutto il campionato la fisicità di attaccanti avversari mediamente prestanti, con un capitano che ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, la sua mediocrità e la mancanza di stoffa da leader. Per il resto tanti giovani buttati nella mischia, non ultimo Sena che non hanno mai avuto nel corso della stagione una guida in campo che potesse chiamarsi tale. Salvabile solo probabilmente il povero Simonetti impiegato in più zone del campo e che nonostante tutto si è sempre guadagnato la pagnotta, concedendo però ovviamente troppo in fase difensiva.

A centrocampo il duo da tiki taka Talia – Prisco è stato letteralmente surclassato sin dai primi minuti dalla fisicità, ma anche dalla tecnica dei dirimpettai che nella zona nevralgica del campo hanno fatto praticamente quel che volevano per tutta la gara. Pinato ha cercato per quanto nelle sue esigue possibilità di dare un po’ di fisicità, ma la sua carica è durata una mezz’oretta, essendo positivi.

L’attacco di questa sera probabilmente per come ha interpretato il match e per gli uomini scelti avrebbe fatto fatica a segnare anche ad una squadra molto più modesta della Juve. Lamesta ha dimostrato ancora una volta di non essere mentalmente pronto alle pressioni di una piazza che sicuramente ti può esaltare ma che quando contesta fa tremare le gambe a chi non è abituato. Perlingieri oltre alle giocate di inizio stagione ha perso sicuramente anche l’umiltà, elemento essenziale per un giovanotto classe 2005 che quest’anno per la prima volta ha partecipato concretamente ad un intero campionato di terza serie. Di Starita è stato già detto tanto e da tempo: voglioso, bravo ragazzo, ma concretezza pari allo zero. Il resto dei subentrati come Manconi e Lanini hanno dimostrato di avere già la testa alla scelta della brochure per la prossime vacanze.

In conclusione stasera non è scesa in campo una squadra, ma undici elementi dove ognuno ha pensato al proprio orticello, coltivato male tra l’altro, una squadra va costruita con gli elementi giusti e con il mix giusto, cosa che questo Benevento non lo è mai stato anche ad inizio stagione. I pochi esperti in rosa hanno dato poco alla stagione e ancor meno ai compagni più giovani. Chiudiamo col mister Auteri, forse il meno colpevole, ma anche lui con i suoi lati negativi, come la gestione di un gruppo dove forse ci voleva più pugno e dal lato della sua esperienza doveva pretendere di rinforzare la rosa a gennaio per tentare qualcosa di più. Alla fine accontentandosi si è trovato lui a pagare e quando è stato richiamato ormai la squadra navigava in un mare molto agitato, senza che nessun timoniere potesse più far riprendere la rotta.

VOTO PER TUTTI: INDECENTI !!!!