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Calcio

Strega, nonostante il ko, da brividi l’abbraccio dei 500 a Picerno: ora il derby su cui Osservatorio e GOS ancora non si esprimono

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Le autorità preposte all’ordine pubblico e alla sicurezza hanno chiesto ad una ditta l’installazione di nuove barriere New Jersey per il prefiltraggio nel settore ospiti del Ciro Vigorito: segno tangibile che non è stata presa ancora alcuna decisione sulla presenza dei tifosi irpini domenica

“Il ko di Picerno non ha lasciato nulla di buono in eredità, se non l’amore e la passione incondizionata dei tifosi giallorossi”. Lo scrive il Mattino.

“Sabato pomeriggio, al Curcio, si è registrato il più alto afflusso di sostenitori in trasferta: ce n’erano più di 500 (arrivati in auto, pullman e mini van), superata abbondantemente quindi quota 400 registratasi, lo scorso 15 settembre, al San Nicola di Bari per la gara col Team Altamura”. ‘Benevento vuole vincere’, fin dal 1’ – spiega il giornale – i supporter della strega hanno spinto la squadra, che, di fatto, ha giocato in casa, vista la minoranza del pubblico rossoblu, decisamente meno rumoroso. Nonostante il ko, a fine partita non è mancato il solito abbraccio: squadra sotto il settore ospiti al ritmo del “che vinca o che perda”, con la bandiera dell’indimenticato Carmelo Imbriani sventolata dal capitano, Filippo Berra; Starita, Oukhadda e Capellini hanno regalato magliette e pantaloncini. Nessuna contestazione o parola fuori posto da parte dei tifosi, anzi, conforto, carica e vicinanza in vista dell’immediato futuro”.

“All’orizzonte – spiega il quotidiano – c’è il sentitissimo derby con l’Avellino, tra sei giorni, al Vigorito. Il Benevento è la quarta società, nel girone C, per afflusso di pubblico casalingo con una media di 5771 spettatori (su 7 gare giocate in casa), con un totale di oltre 40mila spettatori portati allo stadio. Meglio del club giallorosso hanno fatto il Foggia (media di 7166, totale di quasi 43mila), l’Avellino (media di 7470, totale di oltre 52mila) e il Catania (media di 17415, totale di quasi 122mila spettatori). Domenica sarà un’altra prova del nove per l’ordine pubblico, dopo la vergogna, andata in scenda in diretta tv nazionale, nel derby con la Casertana, con i 300 supporter rossoblu che hanno creato disagi e problemi nelle zone limitrofe lo stadio, ai quali si è aggiunto il copioso lancio di torce, fumogeni e petardi all’ingresso sugli spalti, provocando danni al manto erboso e anche ad alcuni seggiolini. I supporter dei falchetti stanno ora scontando le conseguenze: vietata la trasferta di Potenza (contro il Sorrento) lunedì scorso, probabile divieto anche per Foggia, il prossimo 15 novembre. I recenti episodi quindi farebbero pensare ad un divieto certo di muoversi per i tifosi dell’Avellino (ieri in 500 al Viviani per la gara col Potenza), ma pare che uno spiraglio per permettere ai tifosi irpini di recarsi nel Sannio ci sia”.

“La gara – evidenzia l’articolo – è stata già inserita tra quelle a rischio dall’Osservatorio per le Manifestazioni Sportive, ma il giudizio in merito è sospeso per approfondire i possibili rischi. La prevendita biglietti non è stata avviata e ciò non succederà (almeno per gli ospiti) prima del Gos che si terrà tra giovedì e venerdì (ancora nessuna comunicazione giunta alla società sannita). Nel caso in cui ai sostenitori irpini verrà concesso di recarsi nel Sannio, probabile che possa essere rischieso l’obbligo di fidelity card o che venga vietata la vendita ai residenti ad Avellino e provincia; sarà certamente vietata la vendita online in tutti i settori dello stadio”.

“Sono in corso – conclude Il Mattino – anche valutazioni in merito a come indirizzare l’ingresso dei tifosi allo stadio, con l’installazione di barriere new jersey. Non va certamente dimenticato quanto capitato nello scorso campionato, quando, il 10 dicembre 2023, oltre 1000 tifosi irpini lanciarono in campo petardi e bengala che danneggiarono il manto erboso e seggiolini nel settore inferiore, ritardando anche l’inizio della gara di alcuni minuti. Fatti che costarono all’Avellino 1000 euro di ammenda e anche la chiusura della Curva Sud del Partenio per un turno. Fatti che si verificarono nonostante i massicci controlli nelle fasi di prefiltraggio e filtraggio (furono impiegati circa 200 agenti delle forze dell’ordine e fu aumentato il numero di steward) e nonostante uno specifico piano traffico”.

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