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Calcio

Il Benevento ad un bivio: o prova a rialzarsi con uno scatto d’orgoglio oppure chiude la stagione nel più totale anonimato

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“Il Benevento è ad un bivio. Deve decidere in che modo affrontare questo finale di campionato. La squadra ha sostanzialmente due opzioni: può risollevarsi chiudendo il torneo in crescendo oppure ricalcare l’attuale trend negativo terminando la stagione nel più totale anonimato. Non ci sono più vie di mezzo a questo punto: dopo 12 gare senza vittorie, anche un pareggio è equiparabile ad una sconfitta”. Lo scrive Il Mattino.

“Per cui ogni sfida, tra quelle che restano di regular-season e quelle successive ai playoff (soprattutto i primi turni in gara unica), verrà giocata con un solo risultato a disposizione. Ormai, a circa tre settimane dalla fine delle ostilità, le chiacchiere stanno a zero. Conteranno – sottolinea il giornale – solo i fatti, ovvero i risultati sul campo. Neppure le prestazioni: il tempo dell’estetica, del bel gioco, del fraseggio prolungato e delle pettinate è scaduto da un pezzo. Come quello dell’emotività e dell’incertezza. Servono pragmatismo, cinismo, freddezza, autocontrollo. Tutte doti che il Benevento, stando a ciò che ha evidenziato questo primo scorcio di 2025, ha mostrato di non possedere. O quantomeno, ammesso che ne sia fornito, le ha tenute ben nascoste. La partita di domenica sera a Cerignola, contro un avversario che ha dimostrato di essere superiore sia nella gara d’andata che complessivamente (18 punti di distacco in graduatoria), rappresenta l’occasione giusta per rimettersi in careggiata”.

“E pazienza – evidenzia l’articolo – se batterli significherà fare un favore all’Avellino: gli irpini (19 vittorie e 3 sole battute d’arresto, contro gli 11 successi e 7 sconfitte dei sanniti) hanno meritato di vincere il campionato ed è giusto che raccolgano ciò che hanno seminato. Ma questo della riscossa è stato un leitmotiv che ha caratterizzato tutti i pre-partita dei giallorossi da 3 mesi a questa parte e non ha mai portato alcun frutto. Essenzialmente per due ragioni. In primis perché non è mai scattato quell’impeto d’orgoglio, non c’è mai stata quella voglia, quella determinazione sufficiente a tirarsi fuori da una crisi che pare resistere a qualunque tentativo di intervento. E poi anche per una questione di cifra tecnica: la squadra non sembra essere in grado di andare oltre quanto prodotto finora perché (soprattutto) gli (ultimi) avversari sono diventati più solidi e organizzati, affamati, meglio assortiti e hanno individualità più spiccate”.

“Ecco perché – precisa il quotidiano – il match contro la seconda della classe può aprire nuovi orizzonti, preludendo ad uno sprint finale e un playoff dignitosi, oppure conclamare l’innalzamento della bandiera bianca, dichiarando la resa incondizionata. Ieri doppia seduta di preparazione alla trasferta in terra foggiana per i giallorossi. In mattinata Auteri ha provato la difesa a quattro schierando da una parte Veltri, Berra, Meccariello e Simonetti, dall’altra Oukhadda, Capellini, Viscardi e Sena. Si sono allenati a parte Tosca e Ferrara. Quest’ultimo, in scarpe da ginnastica, è da considerare recuperato ma Auteri, dopo averne parlato con lo stesso ragazzo e con lo staff medico, ha inteso attendere un altro giorno prima di dargli il via libera per il ritorno in gruppo. In ogni caso, pur rientrando tra i convocati per la sfida del “Monterisi”, non è assolutamente in grado di scendere in campo dal primo minuto dopo 2 mesi di stop per infortunio. Per la sostituzione dello squalificato Talia restano in corsa in tre, perché Auteri non sembra intenzionato ad arretrare il raggio d’azione di Pinato, unica vera luce al “Partenio-Lombardi” nell’ultima partita disputata: il posto accanto a Prisco se lo giocano Agazzi, Viviani e Acampora, con quest’ultimo schierato già a sorpresa in mediana nel derby. Pinato giocherà più avanzato, con Manconi, Lamesta e uno tra Perlingieri e Lanini (favorito) a completare il reparto offensivo. A meno che Auteri non opti per impiegare un centrocampista in più e un attaccante in meno: ma questo è ancora tutto da decidere”.

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