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Calcio

Strega, solo 4 gol di testa e nessuno da palla inattiva. Serve migliorare nel gioco aereo perché adesso la struttura fisica c’è

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“Uno dei difetti del Benevento della scorsa stagione era la mancanza di fisicità – peso e centimetri -, caratteristica fondamentale in un campionato in cui sono tante le cosiddette partite “sporche”. I giallorossi, altresì, soffrivano le palle alte, in difesa e in attacco: tanti i gol presi da corner o punizione o su palle alte in movimento, pochi quelli segnati da fermo e grazie al gioco aereo. Al termine della scorsa stagione il Benevento ha chiuso con appena 4 reti segnate di testa, penultima squadra in questa classifica, peggio solo il Picerno con una rete segnata. L’Avellino, promosso in B, chiuse con il maggior numero di gol segnati: addirittura 18”. Lo riporta Il Mattino.

“In estate la società ha provato a rimediare alla mancanza di fisicità e di abilità nel gioco aereo: sono arrivati Scognamillo, Borghini, Saio, Pierozzi e Romano in difesa, Mehic a centrocampo, Salvemini e Tumminello in attacco. Tutti giocatori strutturati, eppure la situazione non è granché migliorata. Dopo 11 partite, sulle 19 reti totali, il Benevento ne ha segnate appena 4 di testa: quelle di Salvemini contro Casertana, Atalanta e Potenza e quella di Pierozzi sempre contro i rossoblu. Di testa, meno dei giallorossi, hanno segnato Atalanta, Cosenza, Catania, Potenza e Monopoli (3 reti), Casertana, Giugliano, Sorrento, Altamura e Siracusa (2 gol), una rete per Crotone, Cerignola, Latina e Foggia, mai in gol Cavese e Casarano”. 

“Per il Benevento la particolarità è però che le 4 reti “aeree” non sono arrivate da calcio piazzato, ovvero corner o punizione, dove peraltro il Benevento non ha mai segnato; gli unici gol da fermo sono arrivati su rigore. Pierozzi ha dimostrato di avere i giusti tempi di inserimento e di poter essere pericoloso sulle palle alte, da fermo; spesso si sono resi pericolosi pure Borghini, Saio e Scognamillo, tutti però fermi a 0 reti (l’anno scorso l’ex Albinoleffe ne ha segnate addirittura 5, il massimo in carriera). Non solo capacità di inserimento e di saltare con i tempi giusti, è necessario anche che le palle da fermo siano battute con la forza e la traiettoria giusta, per cadere nel cuore dell’area di rigore. In giallorosso tanti gli specialisti negli ultimi anni: De Falco, Ciciretti, Falco, Viola, Kragl, Calò e Ciano”. 

“Probabilmente nel Benevento attuale manca proprio uno specialista nel battere corner e punizioni. L’anno scorso si sono spesso alternati Talia, Acampora, Prisco e Lamesta; a questi ultimi due quest’anno si è aggiunto Ceresoli. Nelle ultime settimane Auteri e il suo staff si sono soffermati molto sulla battuta di corner e punizioni e sui movimenti dei saltatori in area di rigore, miglioramenti si erano visti nelle gare interne con Altamura e Potenza. A Catania però, da due calci d’angolo battuti male, sono nate due pericolose ripartenze dei rossazzurri costate due cartellini gialli, a Salvemini e a Maita. In generale, il Benevento ha sofferto molto la fisicità e i centimetri della squadra di Toscano. La capacità di fare male sulle palle alte, soprattutto da fermo, è certamente un aspetto da migliorare e che può servire a risolvere le partite bloccate. Il Benevento può insomma certamente sfruttare meglio le caratteristiche fisiche dei propri interpreti. In questo è maestra la Salernitana che è la squadra del girone C ad aver segnato più gol di testa, ben 7. Una capacità che ha spesso aiutato la squadra di Raffaele a recuperare partite o a chiuderle. Domenica scorsa con la Casertana, il colpo di testa del difensore Golemic è valso il raddoppio. E ancora, n casa con la Cavese, i gol di testa di Inglese e Ferrari sono serviti per pareggiare e poi passare in vantaggio, a Casarano Quirini in tuffo ha trovato il 2-2 finale, in casa col Sorrento Capomaggio, sempre in tuffo di testa, aveva trovato l’1-1, a Cosenza, Inglese trovò il gol vittoria su un cross dalla fascia”.

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