Calcio
Benevento-Sorrento, le NapoPagelle: Tumminello non la chiude, cooperativa dell’errore sul goal subito
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Beffa nel recupero per Maita e compagni che non riescono a difendere il minimo vantaggio ottenuto grazie al goal di Manconi. Gara sicuramente condizionata da una conduzione arbitrale che ha finito per scontentare tutti, ma che ha penalizzato maggiormente il Benevento con l’espulsione di Ceresoli apparsa molto affrettata
Errori in serie per i giallorossi in occasione del pari del Sorrento. Ricci sbaglia nell’azione del goal subito e Tumminello ha il demerito di non aver chiuso la gara sprecando una ghiotta occasione. Ecco le pagelle dei giallorossi:
VANNUCCHI: Prima frazione di ordinaria amministrazione, dove resta comunque attento. Anche lui sul goal subito ci mette del suo, il rilancio è corto e spiazza la difesa, poi in uscita si fa beffare da D’Ursi. VOTO 5.
BORGHINI: Fa valere il suo fisico nei duelli in area, disputa una partita senza infamia e senza lode ma anche lui nell’azione del goal del Sorrento poteva essere più incisivo nella chiusura su D’Ursi. VOTO: 5,5.
SAIO: Fisico e anche rude in certi casi il duello con Plescia che in area negli ultimi venti minuti gli crea più di qualche problema, come nell’azione del goal subito dove chiude in ritardo proprio sull’attaccante che lancia D’Ursi. VOTO: 5,5.
SCOGNAMILLO: Schierato sulla sinistra, oltre a fare il suo solito dovere è protagonista anche nell’azione del goal di Manconi fornendogli l’assist. Rischia un mezzo rigore nel finale, ma regge bene fino al pasticcio finale dove è lontano dall’azione. VOTO: 6.
PIEROZZI: Spinge sulla destra insieme a Lamesta, in area è sempre temibile. Su di lui un fallo da rigore molto dubbio ma non reputato tale. Gara nel complesso positiva senza eccessi sia positivi che negativi. VOTO: 6.
MEHIC: Non entra spesso nel vivo del gioco, tanta corsa ma poche iniziative personali. Nel primo tempo ci prova dal limite, nel finale appare stanco e poco lucido. Un periodo non felice per lui. VOTO: 5,5.
MAITA: Il centrocampo del Benevento è praticamente lui, bello da vedere con la palla tra i piedi e sa sempre cosa fare. Peccato che nel finale, dopo una gara da sette, risulti poco efficace nella chiusura su D’ursi peccando di leggerezza. Errore purtroppo determinante, seppur in compartecipazione. VOTO: 5,5.
CERESOLI: Parte un po’ contratto, poi cresce con il passare dei minuti. Buona la combinazione che libera Scognamillo nell’azione del goal di Manconi. Non una grande gara, poi già ammonito alza la gamba a limite dell’area avversaria. Ingenuità si, ma punizione troppo severa. VOTO: 5.
LAMESTA: Sbaglia diversi appoggi, probabilmente sceglie sempre la giocata più difficile, ma è sempre uno dei più pericolosi nel primo tempo con due conclusioni. Nella ripresa su di lui un rigore apparso abbastanza netto che poteva cambiare la storia del match. VOTO: 6.
MIGNANI: Schierato al posto di Salvemini al centro dell’attacco non lo fa rimpiangere, un fastidio continuo per la difesa costiera. Ottimo l’assist per Manconi ad inizio ripresa che poteva chiudere il match. Gara sicuramente sufficiente per movimenti e voglia. VOTO 6.
MANCONI: Non riesce ad entrare nel vivo del gioco, poi al 32′ riceve palla dalla sinistra si gira e pesca l’angolo lontano, un gran bel goal per preparazione e conclusione. Si sacrifica per la squadra dando supporto ai compagni. Esce per dare spazio a Ricci dopo l’espulsione. VOTO: 6,5.
SUBENTRANTI:
64′ DELLA MORTE PER LAMESTA: Non ha troppe possibilità per mettersi in mostra ma appena entrato regala una gran palla a Tumminello che la spreca in malo modo. Si sacrifica nel finale. VOTO 6.
64′ TUMMINELLO PER MIGNANI: Serataccia. Sbaglia un goal abbastanza semplice per un attaccante come lui, con l’aggravante che dopo il colpo di testa potrebbe ribadire in rete ma si fa anticipare. Poi sbaglia anche il più semplice degli appoggi. VOTO: 4.
76′ RICCI PER MANCONI: Entra voglioso di difendere il minimo vantaggio, ma al 92′ sulla tre quarti avversaria ha l’infelice idea di farsi venti metri all’indietro e di fatto far nascere l’azione del pari del Sorrento. Continua a fare il compitino fatto male. VOTO: 4,5.
89′ TSINGARAS PER MEHIC: Unico centrocampista praticamente disponibile per dare il cambio ad uno stanco Mehic. S.V.
MISTER AUTERI: Sul mister bisogna fare un discorso a largo raggio e proviamo a farlo. Schiera la migliore formazione possibile, visto le pesanti assenze di Prisco e Salvemini e anche di Talia e nel complesso fino al 92′ il Benevento aveva giocato e creato quattro/cinque palle goal importanti (due tiri di Lamesta, tiro di Mehic, goal di Manconi, tap-in mancato dallo stesso Manconi nella ripresa e il colpo di testa di Tumminello) al netto almeno di un rigore su Lamesta apparso quantomeno concedibile. Premesso questo, evidente sintomo di una gara comunque giocata dai suoi, bisogna sicuramente essere più “ignoranti” e da serie C soprattutto nel finale di una gara sul filo del rasoio, dove non si più badare alla giocata, ma all’essenzialità della stessa.
Sul goal subito non si contano gli errori commessi in sequenza, da Ricci che gioca all’indietro sulla trequarti avversaria, al rinvio corto di Vannucchi, a Maita troppo leggero, a Saio che permette l’uno due a Plescia e Borghini che poteva leggere meglio la giocata per contrastare D’ursi. L’espulsione di Ceresoli, per un fallo a limite di area avversaria sinceramente, seppur ingenuo e senza cattiveria, è apparso troppo ma troppo severo, però nessuno è andato a fare la guerra ad un incerto direttore di gara. Allora se proprio vogliamo cercare delle colpe all’allenatore, possiamo cercarle in questi atteggiamenti da squadra poco di serie C, abituata a giocare a calcio ma poco propensa a battagliare sotto altri aspetti.
Probabilmente è li che bisogne crescere come gruppo. Belli si ma anche un po’ più ignoranti. Per il resto Auteri fa i cambi che doveva, toglie subito Manconi per Ricci, Ceresoli non dava segni di cedimenti e poi da esterno difficilmente poteva beccare un secondo giallo. Poi se vogliamo addossare all’allenatore anche il taglio troppo alto dell’erba al Vigorito facciamolo pure, chiaramente senza voler difendere nessuno, ma provando ad essere obiettivi. Il Benevento deve imparare solo ad essere più cattivo, sotto porta, e più pragmatico in certi momenti del match. Resta tutto in gioco per la lotta al primato, ma per farlo bisognerebbe restare tutti compatti, per non farci male da soli. VOTO 6.





