Calcio
Strega, ancora una volta i sostituti non si sono dimostrati all’altezza. Tre gare di fila senza vincere, stop interno dopo 5 successi
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“Terza gara di fila senza vittorie in una settimana per il Benevento che si incarta anche contro il Sorrento ed è capace di farsi scippare due punti sul più bello. Ancora una volta i giallorossi peccano nella gestione della gara evidenziando i soliti problemi: nessun contribuito dalle palle inattive e dai subentrati, occasioni sciupate una dietro l’altra, inutili retropassaggi a mettere in difficoltà il portiere (che ci mette del suo). Sprecata l’occasione di riportarsi al secondo posto agganciando il Catania e mettersi ad un solo punto dalla Salernitana, bloccata a Latina”. Lo scrive Il Mattino.
“Si è interrotta a cinque gare – rileva il giornale – anche la scia di vittorie casalinghe contro un Sorrento per nulla irresistibile, rinunciatario e impreciso, mai veramente in partita fino al rosso incassato de Ceresoli al minuto 70. Il Benevento fa tutto da solo: passa in vantaggio con merito dopo aver trovato spazi intasati nella prima mezzora sull’asse Ceresoli-Scognamillo con splendida finalizzazione di Manconi, getta al vento almeno 3 occasioni pulite per raddoppiare, si vede negare un rigore su Lamesta che per l’incrocio di gambe ci poteva stare, si ritrova con l’uomo in meno dopo l’ingenuità colossale di Ceresoli e infine si fa acchiappare in pieno recupero su un buco clamoroso per vie centrali generato da un’inutile scarico all’indietro di Ricci e dal conseguente, errato, rinvio di Vannucchi. Giallorossi puniti oltre i propri demeriti, ma i passi falci cominciano davvero ad essere troppi per una squadra che aspira alla promozione diretta”.
“Il Benevento si è abbassato troppo dopo essere rimasto con l’uomo in meno, si è fatto pervadere dalla paura e non è stato in grado di tenere a bada un Sorrento fino a quel momento inconsistente. Anche con l’uomo in più, al di là di qualche palla riversata in area, i costieri non si sono resi mai pericolosi e questo non fa che aumentare l’amarezza per dei punti che potrebbero costare carissimi in ottica futura. Ancora una volta la squadra difetta di personalità nei momenti topici e non riesce ad avere la meglio nelle partite sporche: non è stata infatti una bella gara, soprattutto perché il Sorrento ci ha messo del suo. Il Benevento ha provato a giocare ma l’assenza di Salvemini ha pesato più del dovuto: Mignani, per quanto si sia impegnato, non è mai stato efficace nel lavoro che di solito fa il bomber di protezione palla e far salire la squadra, al netto di un paio di buone sponde. L’ex Pianese è un attaccante che va servito in profondità ma i compagni non hanno mai trovato il corridoio giusto per imbeccarlo. E’ un vero e proprio rebus Tumminello che continua a sembrare un corpo estraneo. Si è divorato un gol clamoroso ad un passo dalla porta, una lentezza disarmante gli ha impedito anche il tap-in e favorito il recupero dell’avversario con Harrasser a terra, ha sbagliato tutti i passaggi successivi, arrivando a spazientire il pubblico, cosa mai accaduta nella stagione corrente. Svelato anche il mistero Talia: il centrocampista, annunciato da Auteri come possibile titolare, non era neppure in panchina. Sarebbe stato messo ai margini per questioni disciplinari. La sua assenza di certo non ha aiutato: Mehic ha fatto una gara onesta ma lontana dai suoi standard. Tra i subentrati, l’unico che ha dato un contributo importante è stato Della Morte, che ha messo sulla testa di Tumminello, un pallone solo da spingere in porta, ed è riuscito in più di una circostanza a saltare l’uomo. Determinante purtroppo la sciocchezza di Ceresoli, un peccato di gioventù, da parte del calciatore che nel primo tempo sulla sinistra aveva rappresentato la spina nel fianco destro della retroguardia rossonera. Ora al Benevento tocca ricominciare ancora una volta, continuando ad inseguire, nella speranza di recuperare Prisco e Salvemini visto che i sostituti, per l’ennesima volta non si sono dimostrati all’altezza”.





