Calcio
Taranto, ritirate l’Under15 e l’Under17 dai rispettivi campionati. Il logo dei Giochi del Mediterraneo sulla nuova maglia?

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Cosa succede quando il futuro del calcio sembra appeso a un filo? La risposta arriva dal Taranto FC 1927, che ha recentemente annunciato il ritiro delle sue squadre Under 17 e Under 15 dai rispettivi campionati giovanili Nazionali. Un colpo di scena che ha lasciato molti appassionati e addetti ai lavori a bocca aperta. E che purtroppo è la diretta conseguenza dei gravi problemi che hanno contraddistinto la stagione del club pugliese.
Il ritiro delle squadre giovanili del Taranto non è un fulmine a ciel sereno, ma piuttosto l’ultimo tassello di un domino iniziato mesi fa. Tutto ha avuto inizio con l’estromissione della formazione Primavera il 18 febbraio, dopo due rinunce a disputare le gare in programma. Un segnale d’allarme che ha anticipato l’esclusione della prima squadra dal Girone C di Serie C il 7 marzo, a causa di violazioni amministrative per le quali erano già arrivate pesanti penalizzazioni in classifica. Un doppio colpo che ha messo in ginocchio il club pugliese.
Nel comunicato ufficiale, il Taranto FC 1927 ha motivato il ritiro delle squadre Under 17 e Under 15 con «difficoltà logistiche e organizzative». Ma cosa significa realmente? In un mondo calcistico dove ogni dettaglio conta, la gestione di una squadra richiede risorse, pianificazione e una struttura solida. Senza questi elementi, anche i giovani talenti più promettenti rischiano di rimanere senza un palcoscenico su cui esibirsi. Ogni crisi porta con sé delle lezioni. Per il Taranto, la sfida sarà quella di riorganizzare le proprie risorse, rafforzare la struttura societaria e ripristinare la fiducia tra i tifosi e i giovani calciatori. Investire nei settori giovanili non è solo una questione di orgoglio, ma una necessità per garantire un futuro al calcio locale.
In momenti come questi, il supporto della comunità diventa fondamentale. Il calcio non è solo uno sport, ma un collante sociale che unisce generazioni. Il Taranto FC 1927 avrà bisogno del sostegno di tutti, dai tifosi agli sponsor, per tornare a far brillare i propri colori sui campi di gioco. Nonostante le difficoltà, non bisogna perdere di vista l’obiettivo finale: riportare il Taranto FC 1927 ai fasti di un tempo. Con determinazione, passione e il giusto supporto, il club pugliese potrà superare questo momento difficile e tornare a essere un punto di riferimento per il calcio giovanile con una nuova dirigenza.
Il Taranto è stato escluso dalla Serie C, ma la matricola rimane regolarmente affiliata alla FIGC. Potrebbe ripartire dal basso ambendo all’iscrizione a un campionato dilettantistico, non prima di aver superato il vaglio federale. Esistono due precedenti recenti: Casertana e Sambenedettese, adempiendo però alle obbligazioni nei confronti di tesserati. Il Taranto, in primis, dovrebbe regolarizzare la propria posizione debitoria.
Il futuro del club verrà deciso dalla Procura della Repubblica? Spesso accade in situazioni di questo genere: attorno alla vicenda Taranto c’è stato troppo clamore e la magistratura ha deciso di volervi vedere chiaro andando fino in fondo.
Ipotesi fallimento? La procedura prevista è quella dell’articolo 52, comma 10, delle NOIF. L’Amministrazione cittadina deve legittimare una sua società a rappresentare la piazza nel panorama calcistico ripartendo dal campionato d’Eccellenza.
Nel frattempo il logo dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026 potrebbe presto campeggiare come sponsor principale sulle divise delle nuove squadre di calcio e basket che nasceranno in città. È questa l’indiscrezione raccolta dalla redazione di Antenna Sud, confermata da fonti vicine al Comitato Organizzatore.
Il Commissario di Governo Massimo Ferrarese, presidente del Comitato composto da sette membri, avrebbe già sondato verbalmente tutti i componenti, senza ricevere alcuna opposizione. L’obiettivo sarebbe duplice: promuovere in maniera capillare l’evento sportivo internazionale, anche a livello locale, e sostenere la rinascita delle due compagini cittadine all’interno della futura Polisportiva che lo stesso Ferrarese sta promuovendo.
La sponsorizzazione prevederebbe un contributo di alcune centinaia di migliaia di euro, suddiviso tra calcio e basket in proporzione all’investimento di ciascun club. Una mossa che darebbe nuova linfa agli sport di squadra tarantini e rafforzerebbe la visibilità dei Giochi nella regione e oltre i confini nazionali.
La proposta dovrebbe essere formalizzata ufficialmente nelle prossime riunioni del Comitato Organizzatore. I segnali, per ora, lasciano presagire un via libera.
Prende pure forma l’idea di una polisportiva per Taranto prospettata dal Commissario per i Giochi del Mediterraneo Massimo Ferrarese. Un’occasione per rilanciare lo sport tarantino dopo l’annus horribilis vissuto da diverse compagini ioniche.
Il prossimo 24 marzo, infatti, Ferrarese e il presidente della Camera di Commercio di Taranto e Brindisi Vincenzo Cesareo incontreranno i consiglieri regionali e i politici tarantini, ai quali verrà illustrato il progetto. Un progetto che passa anche dalla classe imprenditoriale: già sette imprenditori, infatti, avrebbero manifestato il proprio interesse. Già nella giornata di oggi sarebbe stato raccolto il consenso di tre impresari. Ferrarese dovrebbe incontrare gli imprenditori una settimana dopo il meeting con i politici.
L’idea di una polisportiva sarebbe stata prospettata anche al presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina. Il vertice del calcio italiano sarebbe stato informato formalmente del piano di rilancio dello sport tarantino.
Proseguono infine i lavori di rifacimento dello Stadio Iacovone. Nella giornata di oggi, infatti, è stato consegnato il secondo lotto, prevedente la costruzione dello stadio. I lavori di demolizione, infatti, stanno volgendo al termine: tra dieci giorni verranno demoliti l’anello inferiore e la copertura della Tribuna dello stadio. L’anello superiore, invece, verrà solamente risanato, con l’impermeabilizzazione del calcestruzzo e la realizzazione di nuovi seggiolini.
Oggi, inoltre, vi è stato un incontro tra l’impresa Seli, aggiudicataria dell’appalto per la costruzione dello stadio, e la struttura commissariale dei Giochi del Mediterraneo, in cui è emersa la data di consegna dell’impianto. Il nuovo Iacovone, infatti, dovrà sorgere entro il 15 giugno 2026, con un premio di 35.000 euro al giorno in caso di consegna anticipata, con il tetto massimo di un mese. Nel caso in cui lo stadio non dovesse essere pronto per la data pattuita, è prevista una penale di pari importo.