Il ritorno di Improta al Vigorito: “Con la città legame indissolubile. L’ultima retrocessione? Lo spogliatoio non era unito”

“Quella tra Riccardo Improta e il Benevento è stata una storia importante che si è chiusa lo scorso 30 giugno. Il centrocampista ha salutato, dopo sei anni nel Sannio, per naturale scadenza del contratto. Arrivato nel 2018 dal Genoa, l’ex Bari è stato protagonista assoluto degli ultimi anni vissuti dalla strega ad alti livelli, con un campionato di B vinto nel 2020. Il giocatore di Pozzuoli ha vissuto anche grandi delusioni come le due retrocessioni in B e in C, ma anche le eliminazioni in semifinale playoff nel 2019 (contro il Cittadella) e nel 2022 (contro il Pisa). Con 203 apparizioni, Improta è uno dei giocatori più presenti nella storia del club giallorosso. Lo scorso 21 settembre il classe ‘93 ha firmato con il Latina, domenica sarà al Vigorito da avversario”. In previsione della sfida di domenica, Il Mattino ha colto l’occasione per fargli un’intervista. Eccola riproposta nel dettaglio.

Si sarebbe aspettato di sfidare il Benevento così presto?

“Onestamente no. Sono davvero tanto emozionato. Ho un legame indissolubile con una città, dove sono cresciuto come uomo e come calciatore. Basterebbe dire che ci sono arrivato da fidanzato e sono andato via da sposato e con una figlia”.

In estate è stato cercato da varie squadre, tra cui il Pescara dell’ex ds giallorosso Foggia. Come mai ha scelto il Latina?

“Ho parlato con varie società. Dopo sei anni a Benevento, volevo un progetto importante. Il direttore Foggia mi ha chiamato tante volte, è stata una scelta mia attendere altro. Il Latina mi è venuto incontro e ho accettato la proposta”.

Nel giugno scorso si è interrotto il suo rapporto col Benevento. Nel Sannio sei anni importanti, tra gioie e delusioni. Sarebbe rimasto?

“Ho avuto molte promesse dalla società, dal rinnovo di contratto, fino alla fascia da capitano, tutte disattese. Sono deluso per come è finita. Ho sempre dimostrato professionalità. Ho mandato un messaggio al presidente Vigorito e non ho avuto risposta”.

Dopo la retrocessione in C sembrava già vicino all’addio, poi la permanenza. Come sono andate le cose?

“Avevo certamente l’ambizione di giocare in B, non ho però mai detto di voler andare via. Avevo delle offerte, ma ho scelto di restare, anche in virtù delle promesse che mi erano state fatte”.

La 2022/23 un’annata maledetta…

“È una ferita ancora aperta. C’è stata confusione tecnica fin dall’inizio e l’abbiamo pagata durante la stagione. Io, come anche altri calciatori più legati alla piazza, abbiamo provato a fare gruppo, ma lo spogliatoio non era unito”.

E in Serie A invece cosa successe?

“Fu diverso. Probabilmente non eravamo pronti, nel girone di ritorno abbiamo perso un po’ di giocatori per infortuni e abbiamo pagato l’inesperienza e la sfortuna. Se quel rigore di Immobile fosse entrato…”.

La promozione dei record certamente il ricordo più bello…

“Assolutamente sì, eravamo una squadra imbattibile, con un allenatore che ci ha trasmesso una mentalità straordinaria. Purtroppo il Covid non ci permise di godere a pieno di quel successo”.

Il Padova di Andreoletti primo, quasi a punteggio pieno, nel girone A. Sorpreso?

“No, il mister ha idee importanti. In ritiro mi aveva impressionato. A Benevento ha probabilmente pagato il fatto di essere arrivato in una situazione non semplice”.

Auteri è l’uomo giusto per questo Benevento?

“I risultati dicono di sì. Non ho avuto un particolare rapporto umano con lui, ho sempre fatto il professionista, giocando dove lui mi chiedeva”.

Paleari, Marotta, Ciano, Ciciretti. Si aspettava tanti addii illustri?

“Non mi aspettavo l’addio di tre capitani ed ero convinto che Amato sarebbe rimasto…”.

E la permanenza di Acampora?

“Sono felice per Gennaro. È un ragazzo buono, meritava un’altra chance”.

Sulla vicenda calcioscommesse che idea si è fatto?

“La giustizia ha dimostrato la verità, mi dispiace per il periodo che ha passato Gaetano (Letizia, ndr) e per ciò che sta accadendo a Christian (Pastina, ndr). Sono stati commessi degli errori, ma sono certo che non riguardassero il Benevento”.

Strega tra le favorite?

“Certamente sì. La società ha creato un mix di giocatori esperti e giovanissimi. È stato coraggioso puntare sui prodotti del settore giovanile”.

E il suo Latina che campionato dovrà fare?

“Vogliamo fare cose importanti, ovvero confermare il piazzamento playoff dello scorso anno”.