Calcio
Strega, 8 punti in 7 gare lontano dal ‘Vigorito’. Il cambio di passo in trasferta non si è ancora concretizzato
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“Così fa male. Il Benevento a Picerno perde la sua terza partita della stagione, sempre per 1-0 e senza essere capace di rimontare o di segnare anche un solo gol per assicurarsi almeno un pareggio, e vede assottigliarsi, anche se di poco, il suo vantaggio sulle inseguitrici. Una sconfitta che non è il miglior viatico per il derby di domenica contro l’Avellino, che adesso insegue a -6 dopo aver pareggiato in trasferta il Potenza”. Lo scrive Il Mattino.
“Chi pensava che i giallorossi, con la vittoria di Sorrento e quella sfumata in extremis a Crotone, avessero cambiato finalmente passo in fuori casa, è rimasto irrimediabilmente deluso. L’andamento lontano dal “Ciro Vigorito” – sottolinea il quotidiano – racconta infatti di 8 punti conquistati in 7 gare, con 3 battute d’arresto, due pareggi e due soli successi. La squadra di Auteri al “Donato Curcio”, nonostante la spinta inesauribile di 500 tifosi, non ha brillato e neppure si è comportata da capolista”.
“Come a Monopoli – analizza Il Mattino – ha incassato una rete nella parte conclusiva della gara, senza che in precedenza ci fossero state avvisaglie di alcun tipo, soprattutto nel secondo tempo. A parte un paio di colpi di testa fuori bersaglio nella frazione d’apertura e una parata di Nunziante su Petito ad inizio ripresa, i sanniti non hanno concesso chissà quali occasioni ai padroni di casa. Il 17enne portiere di Foggia non è stato mai chiamato all’intervento se non nell’occasione sopracitata. La sfida si è incanalata fin da subito su binari d’equilibrio e alla fine della frazione d’apertura era ben chiaro a tutti che la partita potesse essere sbloccata solo da un episodio. Il problema è che quell’episodio c’è stato (diversamente sarebbe finita a reti bianche) ed ha visto sorridere il Picerno che ha sbagliato poco o nulla e non ha fatto regali ai più quotati avversari”.
“Di contro – rileva Il Mattino – il Benevento ha sbagliato quasi tutte le scelte sulle palle maggiormente giocabili, e ha risentito forse anche troppo della giornata storta di Perlingieri, Manconi e Lamesta, le sue principali bocche di fuoco. Ancora una gara in trasferta senza segnare, la quarta dopo quelle di Catania, Monopoli e Messina. Molti se la prendono con i cambi tardivi di Auteri, altri evidenziano il fatto che il tecnico prima se ne esca con il ritornello che sono tutti utili e in pratica abbia due squadre a disposizione, e poi finisca col far giocare sempre gli stessi. A parte che non c’è la controprova che cambiando le cose sarebbero andate in modo diverso, ma il discorso allora dovrebbe valere pure per quando si vince. Auteri modificando poco o nulla in casa ha fatto 7 su 7. Il calcio non è una scienza esatta. Non lo è mai stato”.
“Quella che invece andrebbe valutata seriamente – spiega l’articolo – è la strana mutazione del Benevento in trasferta rispetto a quello che viene ammirato davanti al pubblico amico. Troppo facile individuare nei mancati avvicendamenti o nelle sostituzioni fatte troppo in là coi minuti l’epicentro del problema. Spesso si rischia di sfociare negli stereotipi o nei luoghi comuni. Piuttosto andrebbero analizzati la differente attitudine dei giallorossi ad impadronirsi del palleggio ed il calo di personalità negli impegni esterni. Nel primo caso vanno considerati anche gli avversari, che hanno disputato una signora partita concedendo poco o nulla, aggredendo le seconde palle, vincendo i duelli più importanti e facendo densità a centrocampo e nella propria area di rigore. Nel secondo conta la cattiveria agonistica che a volte difetta a molti interpreti, che potrebbe essere facilmente ascrivibile ai giovani ma che in realtà coinvolge più quelli d’esperienza che i ragazzi”.
“Auteri – conclude il giornale – fa bene a difendere i suoi uomini e le sue scelte contro tutto e tutti, ma neppure può esagerare nell’affermare di aver visto una grande partita altrimenti il rischio è quello di indispettire l’ambiente. Che poi questo Benevento abbia fatto finora molto di più di quanto fosse nelle sue corde è un fatto acclarato. Ora sotto col derby con l’Avellino: c’è l’opportunità di rifarsi subito e sul terreno più congeniale, quello di casa. Ieri seduta di scarico per i giallorossi, oggi riposo e da domani si riprende. Mercoledì doppia, nel pomeriggio amichevole ad Apollosa con inaugurazione del nuovo campo”.