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Calcio

Le due vite di Gianni Mastrangeli, da dirigente della Strega a ‘Willy Wonka’ sannita: ‘Oggi promuovo il Sannio con cioccolato di qualità e turismo esperenziale’

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La storia di questa domenica parla di rinascita. Una parola che porta con sé un immaginario di positività, di ripartenze e di novità che stravolgono. Spesso, la parola viene usata come metafora di un nuovo inizio, un nuovo capitolo della vita che comincia dopo un momento buio, come può essere la fine di un lavoro per il quale hai dato tutto. Protagonista di questa domenica è Gianni Mastrangeli: i tifosi del Benevento lo ricordano da sempre con immutato affetto. Da addetto stampa prima e da segretario generale della Strega, ha vissuto le stagioni della presidenza Spatola e del primo decennio Vigorito, quelle polverose della C, sfiorando il sogno tanto agognato della B. Poi, improvvisamente, come solo la vita sa fare, l’imprevisto: si è ritrovato fuori dai piani societari e si è dovuto reinventare. Lo studio, l’amore e il settore dolciario gli hanno dato una grande occasione per rimettersi in gioco: oggi, se pensi al cioccolato nel Sannio, non puoi non citare lui…il ‘Willy Wonka’ di corso Dante.

Riavvolgiamo il nastro. Come nasce l’amore per la Strega?
Andando allo stadio con mio padre Tommaso e con mio zio Gaetano. Un po’ come la stragrande maggioranza dei ragazzini nel mondo. Di ricordi belli ce ne sono tanti: credo che la finale del 13 giugno 1999 a Lecce contro il Messina sia per me e per tanti tifosi datati uno dei momenti più belli della nostra storia giallorossa.

Una passione forte che poi ti ha portato a vivere una esperienza lavorativa con il club…
Andavo ancora a scuola, frequentavo il quarto ragioneria, quando creai il primo sito web dedicato al Benevento Calcio. Era l’antenato di beneventocalcio.it, registrato al Tribunale nel 2011 e poi diventato un portale di riferimento per gli appassionati. Un trampolino di lancio fu la mia partecipazione per qualche anno ai programmi televisivi del giornalista Antonio Martone: collaboravo alla trasmissione leggendo i messaggi dei tifosi giallorossi che arrivavano sul forum. Grazie a quella vetrina, ricevetti la telefonata di Serena, figlia del presidente Pino Spatola, che mi chiese di iniziare una esperienza con il Benevento come addetto stampa. Parliamo del giugno 2001.

Che ricordi hai di quel periodo?
Erano anni di grande partecipazione. Nella società del presidente Spatola facevo un po’ di tutto: seguivo la squadra anche fuori casa. Ricordo la mia prima trasferta da addetto stampa: settembre 2002, Paternò-Benevento, Serie C1 girone C. Arrivammo in Sicilia con il traghetto: trascorsi la notte a chiacchierare con i tifosi. Un’emozione bellissima, c’era l’adrenalina della prima uscita stagionale. Il Benevento di mister Di Costanzo espugnò il Comunale ‘Falcone-Borsellino’ con un gol di Antonio Vanacore.

So che avevi un rapporto speciale con una bandiera della Strega.
Legai particolarmente con Carmelo Imbriani. Una bellissima amicizia nata nella stagione 2002-2003: il suo primo contratto in giallorosso lo sottoscrisse proprio con me. Qualche anno dopo, poi, avremmo anche viaggiato insieme per diverso tempo. Destinazione Coverciano: lui diventava un bravissimo allenatore, io studiavo da direttore sportivo. Era il 2010. Mi diplomai ds l’anno dopo.

Il dopo Spatola è la famiglia Vigorito: con loro cresce anche il tuo ruolo…
Con l’arrivo della famiglia Vigorito nel 2006, affiancai Bagnoli alla segreteria. Nel 2013, poi, diventai segretario generale del Benevento. Erano gli anni di Loschiavo. Il ricordo più bello è il tempo trascorso con il presidente Ciro: con lui un rapporto schietto, sincero, spontaneo. Una persona sempre presente e disponibile, è stata la vera anima del Benevento.

Oggi lo segui ancora il Benevento?
Sempre, malgrado il distacco.

Un distacco scaturito da quel settembre 2015, quando la società decise di non rinnovarti il contratto. In tanti ti consideravano una bandiera, un punto di riferimento.
Proprio l’altro giorno mi sono apparsi sui social tutti i messaggi che mi inviarono tifosi e addetti ai lavori. Sono quasi dieci anni e sto ancora aspettando di capire perché finì. Per amore del Benevento Calcio ho rinunciato anche ad offerte di club importanti. Benevento è la città dove sono nato, dove sono cresciuto e dove voglio morire: era impensabile per me andare fuori e lavorare nel mondo del calcio lontano dalla Strega. Anche dopo il licenziamento ho rifiutato diverse proposte: a quel tempo conoscevo perfettamente i vari iter burocratici per portare avanti una società calcistica dal punto di vista amministrativo. Proprio come mi aveva insegnato il presidente Ciro: seguivo ogni cosa dalla A alla Z, dalla contrattistica all’iscrizione al campionato. La verità dei dinieghi era una sola: non volevo lasciare la mia terra. E così mi sono reinventato.

In che senso?
Quando ho perso il lavoro, ho ripreso a studiare specializzandomi in social media marketing con una società di Milano. La svolta è stata conoscere mia moglie Anna. Da lì sono nate tante cose bellissime. La più bella: nostro figlio Aren.

Nel 2018 nasce anche un’altra creatura: Amnesia Cioccolateria Benevento, una bottega in franchising al corso Dante per la vendita di cioccolato artigianale e vino di qualità.
Un’idea nata nel 2004 da mia moglie che aveva creato in Valle Telesina un punto vendita e un laboratorio di produzione di cioccolato. L’obiettivo era quello di portare in città quello che in tanti conoscevano già in provincia grazie ad Anna. Oggi lavoriamo un cioccolato finissimo che ha materie prime sannite. Ogni creazione di cioccolato viene modellata e lavorata a mano, farcita e guarnita con cura e attenzione, ogni giorno. Lavoriamo tanto su commissione. Non solo nei periodi di punta, a Natale e a Pasqua, ma in tutti i periodi dell’anno.

Qual è il significato di Amnesia?
Amnesia è il piacere di dimenticare la routine quotidiana. Significa fare un viaggio nel gusto: fermare il tempo, ritrovarsi. Riscoprire il piacere dei piccoli momenti grazie al cioccolato, da assaporare in compagnia, al ritmo lento che appartiene alle cose buone. Riscoprire il passato e i ricordi, esaltare le tradizioni.

A proposito di tradizioni e territorio: il Sannio ha un ruolo da protagonista nelle vostre creazioni.
I prodotti sanniti sono in tutte le nostre lavorazioni artigianali. Prendi ad esempio l’olio extravergine d’oliva: è quello della nostra terra, prodotto dall’azienda agricola di famiglia e ricavato dagli olivi centenari della zona pedemontana di Solopaca. Anche il vino ci accompagna nel processo di creazione del nostro cioccolato artigianale. La “Falanghina” della nostra terra ne esalta il sapore grazie ai suoi profumi e alle sue note acide bilanciate.

Proprio con la Falanghina tua moglie ha creato un prodotto di successo…
Nel 2004 nasce il primo cioccolatino artigianale “Nero Falanghina”. Si tratta di cioccolatini fondenti al 55% creati con abbinamenti unici ispirati alla tradizione sannita: praline ripiene con Falanghina del Sannio, con Grappa di Falanghina e con Passito di Falanghina. 

Tante le iniziative per promuovere il cioccolato e il Sannio…
Lavoriamo tanto con il laboratorio per promuovere gli effetti benefici del cioccolato. Collaboriamo con le scuole del territorio. Per l’inizio dell’anno scolastico abbiamo lanciato l’iniziativa ‘Back to school’ con il calendario del rientro: cioccolatini per i piccoli studenti con frasi motivazionali. Un modo originale per addolcire il rientro tra i banchi e recuperare l’energia necessaria grazie al cioccolato. Sulla conoscenza del cioccolato c’è ancora tanta ignoranza. In questi anni stiamo provando a far conoscere sempre più la qualità: tanti non riescono a comprendere la differenza tra il cacao pregiato e quello industriale, prettamente commerciale. E infatti le nostre iniziative in laboratorio partono proprio dalla degustazione e dalla valorizzazione della qualità.

L’ultimo progetto è il Choco B&B…
Abbiamo creato un brand ad hoc – Amnesia Experience – che si occupa di turismo esperienziale legato al mondo del cioccolato, in sinergia con diverse aziende del Beneventano. Dai laboratori di cucina con i bambini alle visite alle cantine del Sannio con degustazioni, pranzi e abbinamenti vino-cioccolato. E poi il Choco B&B nel verde di Telese: un dolce rifugio completamente ispirato al cioccolato in cui l’avvolgente aroma del cacao vi condurrà in un mondo di prelibate delizie. Non è solo un posto di relax, ma anche un’opportunità unica per immergersi nelle nostre creazioni, dove arricchire le conoscenze partecipando a laboratori sulla storia del cioccolato, esplorandone le sfumature per imparare tutto sulle sue origini e come degustarlo.

Concludiamo tornando al calcio. Auteri e la linea ‘green’ adottata dalla società: che ne pensi?
Investire nei giovani premia sempre. Soprattutto se lo si fa con costanza e perseveranza, facendoli crescere e maturare, dandogli tempo e spazio. Per quanto riguarda il mister, io non sono mai per i cavalli di ritorno. Sicuramente è stato perfetto all’epoca. Mi riferisco alla stagione 2015/16, con la storica promozione in B: l’uomo giusto al momento giusto. Adesso non saprei. Sono fuori dalle dinamiche societarie.

Cosa ti auguri per la Strega?
Spero che ritorni al posto che gli spetta. La serie B è la dimensione giusta. Per la forza della società e per l’amore dei tifosi. Non c’è nulla che possa ostacolare questa risalita.

Cosa c’è nel futuro di Gianni Mastrangeli?
Continuerà ad esserci il cioccolato. L’obiettivo è portare le nostre botteghe anche oltre il Sannio, in altre città d’Italia. E poi far conoscere il nostro cioccolato ‘freddo’, un prodotto unico nel suo genere, creato tre anni fa, che permette di gestirlo anche in frigo. Insomma, una versione estiva del cioccolato. Da provare assolutamente.

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