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Calcio

Dentro il “caso” Taranto: cambio di fideiussione fondamentale per la sopravvivenza, il 13 dicembre data ultima per completare il closing

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“In questi giorni stiamo formalizzando il passaggio di proprietà, stiamo lavorando sulla sostituzione della fidejussione bancaria e sugli ultimi documenti da inviare alla Lega calcio; per il closing credo che ci vorranno ancora un paio di settimane”. Lo ha dichiarato Mark Campbell della Apex Capital Global durante un’intervista rilasciata qualche giorno fa a Rai3 Puglia in merito all’acquisizione delle quote societarie del Taranto. La trattativa va avanti in attesa del sospirato nero su bianco, ma nel frattempo è stata annunciata da Apex la nomina dell’ex vice presidente della Lega Pro, Marcel Vulpis, a Chief Growth Officer (CGO) del Taranto, stesso ruolo ricoperto ad Enna (serie D) dal luglio scorso. Forte del suo notevole bagaglio di esperienza, coordinerà tutte le aree extra sportive per lo sviluppo del brand Taranto. Vulpis sarà operativo dall’1 gennaio prossimo.

Tornando all’estenuante trattativa per la cessione del club, il 13 dicembre è la data ultima entro la quale bisognerà giungere alla firma definitiva, proprio a ridosso della scadenza di lunedì 16 riguardante il pagamento di stipendi e contributi di settembre e ottobre. Da sottolineare che nel caso estremo di mancato versamento, il Taranto non verrebbe escluso dal campionato ma subirebbe l’ennesima penalizzazione avendo ottemperato, seppur in ritardo, al saldo delle spettanze pregresse. Campbell ha fretta ed è operativo così come il suo consulente romano Ciccioli; al momento tutto sembra ruotare attorno alla fideiussione che ancora non è stata sostituita anche se si parla di operazione imminente, da definire a stretto giro. È un passaggio vitale, lo snodo decisivo sulla strada del closing, che garantirebbe maggiore operatività alla Apex e agli investitori, pare un paio, pronti a sostenere finanziariamente la società anglo-americana.

Sono giorni caldi, scanditi da incontri e svariati contatti per sistemare le ultime tessere del puzzle. Il campionato nel frattempo prosegue, con il Taranto poggiato desolatamente sul fondo della classifica. Domenica prossima, nel terz’ultimo turno di andata, i rossoblù saranno ospiti a Biella della Juve Next Gen. Uno scontro diretto a tutti gli effetti, la classica gara da ultima spiaggia per la formazione di Cazzarò che per ora continua a sedere in panchina (per sostituirlo occorre il cambio della fideiussione) Apex voglia prendersi tutto il tempo disponibile : “Occorrono ancora due settimane per il closing”. E’ però fuori discussione che da lunedì 25 novembre si apre un nuovo ciclo. Perché è indispensabile fare chiarezza, quanto prima, sul futuro immediato del club.

E’ evidente che le attenzioni generali siano tutte su Apex Capital Global LLC. Concentrate sulla sostituzione, in Lega Pro, della ormai “famosa” fidejussione a garanzia del campionato. Nella logica dei fatti, non si può infatti attendere oltre. Anche se l’accordo preliminare scade il 13 dicembre prossimo. In quanto le impellenze, non solo finanziarie, si stanno accumulando dietro la porta.

“La società, a questa altezza, necessita di una “guida” forte. Immediata. Si sta assistendo a un rincorrersi di “chiacchiericci” che è deleterio. Inutile contattare ipotetici, futuri collaboratori, se poi non si possono mettere sotto contratto”, racconta il sito Cosmopolis.media.

“Spifferi di corridoio – incalza il giornale – raccontano poi che Ghelfi (su incarico di Apex) avrebbe “sondato” addirittura la disponibilità al ritorno di Capuano. Contatti al momento superflui. Se poi, anche nell’ipotesi migliore, non è possibile ufficializzarne nessuno. Inutile quindi promettere e fare voli pindarici. La situazione va guardata nella sua “spietata” realtà. Il Taranto, per “salvarsi”, necessita di un programma pluriennale non di titolati traghettatori”.

“Per questo motivo – si legge – è importante sciogliere quanto prima il “nodo” della fidejussione. Prima ancora di “pensare” al rimpasto “roboante” della struttura organizzativa, tecnica e sportiva. Perché occorre guardarsi intorno, immediatamente e con grande attenzione. Anche su quello che sta succedendo in casa d’altri. Un esercizio che può risultare molto utile. In proiezione futura. Ci sono da seguire le “carenze” su alcune gestioni che vengono alla luce giorno dopo giorno. Per il conseguente rispetto delle norme. Per la successiva applicazione delle inevitabili sanzioni. Quella attuale è una classifica virtuale. Molto virtuale. Ci sono da “seguire” situazioni, di altri, molto delicate”.

La graduatoria del girone C potrebbe essere di nuovo stravolta. In tutti i sensi. Sia in testa che in coda. Questo ove “taluno”, nel perdurare di una ormai manifesta crisi finanziaria, “saltasse”, per la seconda volta in stagione, anche la scadenza del 16 dicembre. Il pericolo è reale (il Taranto, al proposito, non rischia avendo onorato, seppure in ritardo, quella del 16 ottobre scorso). Assisteremmo a uno stravolgimento generale. In fatto di punti e posizioni. I più attenti ricorderanno cosa accadde, solo pochi campionati addietro, al Catania. E prima ancora al Matera.

“Determinante – conclude il giornale – quindi tenere l’occhio sempre vigile. Con l’obbligo, in ogni caso, di non andare mai oltre i famosi otto punti, di distacco, dalla quint’ultima. Senza concedersi “distrazioni”. Senza “andare” troppo per le lunghe con le procedure di subentro. Ecco perché è indispensabile che Apex Capital Global LLC sgomberi il campo dai dubbi e sappia offrire, nel minor tempo possibile, “argomenti” di una trasparenza e solvibilità assoluta. Di una sostenibilità ineccepibile. Soprattutto sul territorio italiano. Perché più di un club, nel girone meridionale di serie C, risulta essere attenzionato dagli Organi istituzionali preposti al controllo”.

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