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Alla scoperta del poligono di Santa Clementina, dove si formano gli atleti sanniti
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Un ambiente altamente sicuro, dove le armi non sono un pericolo ma un attrezzo sportivo. Il tiro a segno, infatti, rappresenta un’ottima disciplina per promuovere il fair play e l’autocontrollo aiutando, chi lo pratica, nella gestione delle emozioni e dello stress. Il viaggio di Ntr24 alla scoperta degli sport praticati nel Sannio fa tappa alla “Sezione del Tiro a Segno di Benevento” in contrada Santa Clementina: una storia importante che affonda le sue radici nell’800 quando fu istituito dal professore Salvatore Rampone su consenso di Giuseppe Garibaldi. Oggi, fucina di talenti come Maria Varricchio, detentrice di due titoli europei.
Uno sport a tutto campo con regole e una capillare organizzazione composta da personale competente, costantemente formato e aggiornato sulle nuove direttive nazionali ed internazionali. Inoltre, gioca un ruolo cruciale nello sviluppo psico-emozionale e sociale dei giovani, porta grandi gratificazioni sportive e fornisce spunti di socializzazione e divertimento.
Il poligono svolge una duplice funzione: Ente Pubblico e di Federazione Sportiva. Per conto dello Stato, infatti, certifica il rilascio del porto d’armi, ma il cuore della società è lo sport: una vera e propria scuola di vita che aiuta ragazzi ed adulti, a comprendere i valori della competizione, ma anche a sviluppare qualità umane e mentali.