Calcio
Benevento, a Crotone mancata soprattutto fisicità ma niente drammi: con la Turris per un immediato riscatto
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“Un altro boccone amaro da mandar giù, ma decisamente più aspro rispetto a quelli di Catania, Monopoli e Messina. Il Benevento a Crotone sciupa il doppio vantaggio facendosi rimontare nel recupero del recupero (il direttore di gara aveva assegnato cinque minuti, il secondo gol di Tumminello è arrivato al minuto 96 e 30 secondi), ormai sul gong, peccando di ingenuità e commettendo diversi errori tecnici e di valutazione. Una partita già vinta gettata alle ortiche, dopo aver mancato il terzo gol e aver abbassato tanto, troppo il baricentro”. Lo scrive Il Mattino.
“D’altro canto – spiega il quotidiano – era risaputo che se i pitagorici fossero riusciti a segnare anche un solo gol, poi fino all’ultimo secondo avrebbero assediato la porta di Nunziante. Per questo era importante evitare soprattutto la prima rete, ma l’unico modo che i giallorossi avevano per difendersi con ordine, era quello di continuare ad attaccare. Il Benevento difatti è una squadra che, per caratteristiche dei calciatori che sono in organico, non è in grado di gestire il risultato, e fatica a difendersi se lascia l’iniziativa ad un avversario strutturato. Alla squadra manca la necessaria fisicità, tant’è vero che nelle due aree di rigore, da una parte o dall’altra, sono stati persi, sistematicamente, tutti i duelli aerei. Tutte le occasioni capitate al Crotone sono arrivate, guarda caso, su traversoni e palloni alti che la retroguardia sannita ha sempre avuto grossi problemi a rintuzzare”.
“Il gol di Tosca al Sorrento – incalza il giornale – è una rondine che non fa primavera: alla rosa di cui dispone Auteri, difettano centimetri e prestanza. Lo si sapeva dall’inizio e si pensava che, giocando così bene palla a terra, si potesse ovviare a questa lacuna. Per questo contro una squadra come il Crotone, il 2-0 non poteva far dormire sonni tranquilli. Serviva cercare anche il tris, cosa che per la verità il Benevento ha fatto, soprattutto quando il Crotone, dopo il micidiale uno-due, sembrava un pugile suonato. Prima con la punizione di Acampora e poi con il destro di Lamesta. Solo che poi, da quel momento, la squadra, visibilmente stanca, ha cominciato a disunirsi, smettendo di fare ciò che sa meglio, ovvero attaccare”.
“In ogni caso, pur soffrendo, i giallorossi – sottolinea l’articolo – la stavano portando a casa, se non fosse stato per la rete dell’1-2 con Tumminello che ha letteralmente sovrastato Tosca e infilato Nunziante. E’ evidente che il pari in extremis, al netto dell’incertezza di Nunziante (che ci può stare, e comunque in avvio di primo tempo aveva salvato la porta per due volte), di colpo faccia cambiare tutti i giudizi, ma non può e non deve ridimensionare una prestazione che resta comunque positiva”.
“Il Benevento – prosegue Il Mattino – più che gli sbagli dei suoi calciatori o dell’allenatore (che forse poteva riservarsi uno slot per inserire Capellini o Meccariello nei secondi finali per migliorare nel gioco aereo, facendo entrare Starita e Lanini insieme, ma con il senno di poi è facile parlare…), paga carenze strutturali risapute, sulle quali magari si potrà intervenire a gennaio. Ed è pur sempre una squadra giovane, rispetto alle altre corazzate che hanno in campo vecchi marpioni della categoria. Quindi ci può stare qualche leggerezza commessa, fa parte del percorso di crescita”.
“Gli uomini di Auteri – conclude – restano al comando della classifica anche se vedono il vantaggio sul Cerignola secondo assottigliarsi a due soli punti e quello sull’Avellino terzo a quattro punti. Per fortuna lunedì sera nel posticipo casalingo con la Turris c’è già l’opportunità per riscattarsi (in casa finora Manconi e soci hanno fatto 6 su 6) e riprendere a correre. La squadra è rientrata dalla Calabria in pullman ieri prima di pranzo e poi si è allenata nel pomeriggio all’“Imbriani”. Lavoro di scarico per i titolari e a pieno regime per gli altri. Si è allenato a parte Perlingieri, sofferente per un ematoma alla coscia”.