Calcio
Taranto, i calciatori hanno chiesto la messa in mora: ora il club ha 20 giorni per scongiurare il fallimento
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Regna sempre più confusione attorno al Taranto. Se Passiatore sembrava ormai ad un passo dalla firma, la trattativa si è di colpo arenata per divergenze tecniche e gestionali. Ora si fa il nome di Antonino Asta. L’aspetto più preoccupante è però legato all’organico. Più della metà della rosa, avrebbe infatti chiesto la messa in mora della società. La parte restante della dirigenza ionica, starebbe lavorando per scongiurare l’azione legale da parte degli elementi più rappresentativi, o meglio, da parte di coloro che potrebbero rientrare in un eventuale nuovo quadro tecnico.
Un’azione messa in atto per recuperare gli stipendi arretrati dell’ultimo trimestre del 2024. Adesso il club jonico ha 20 giorni di tempo, a partire dalla notifica, per regolarizzare i pagamenti. Se ciò non avviene, dopo ulteriori 15 giorni, i giocatori saranno svincolati e liberi di firmare con altre squadre.
La messa in mora di una società di calcio è un atto formale e legale con cui i tesserati di un club (non solo i calciatori) chiedono il rispetto di obblighi contrattuali non adempiuti. Queste le principali implicazioni:- la richiesta formale di adempimento è un avviso ufficiale in cui il creditore chiede alla società di adempiere alle proprie obbligazioni, come il pagamento di stipendi, forniture o altre somme dovute. Questo rappresenta il primo passo verso un’eventuale azione legale.
Tra le possibili conseguenze innanzitutto le sanzioni disciplinari: se i debiti riguardano obbligazioni con calciatori o allenatori, le leghe e le federazioni sportive possono imporre sanzioni, come punti di penalizzazione in classifica, limitazioni sul mercato trasferimenti o, nei casi più gravi, esclusione dal campionato. Ed è proprio questo lo spettro che può materializzarsi.
Se la società non adempie entro i termini indicati nella messa in mora il creditore può intentare cause civili per il recupero del credito, anche attraverso il pignoramento dei beni. I giocatori o gli allenatori possono richiedere lo svincolo contrattuale. In casi estremi, l’insolvenza può portare alla dichiarazione di fallimento della società.
Tutto a questo punto potrebbe ruotare attorno alle decisioni che saranno prese sul piano societario. Sarebbe pertanto inutile ingaggiare un nuovo allenatore nel momento in cui potrebbe cambiare proprietà tra qualche giorno. Per questo si attende un passo deciso da parte di Campbell, che è ancora in gioco, se pur in questo momento silente. Voci non confermate dai diretti interessati, parlano di Apex pronta a prendere definitivamente in mano la situazione nei prossimi giorni (con l’investitura ufficiale di Ghelfi ed un eventuale nuovo allenatore).
Alla finestra c’è Di Stefano, che attende un segnale da Massimo Giove. L’ex dirigente del Campobasso potrebbe entrare in gioco solo dai primi di gennaio come anche specificato da comunicato stampa. Di Stefano ha più volte rimarcato di essere pronto e che per operare con il Taranto ha necessità di arrivare ad una firma.
Sullo sfondo intanto c’è la partita di Latina del 5 gennaio, un particolare ben definito che però sembra essere passato paradossalmente in secondo piano.