Calcio
Calcio a 5, squalifiche per la De Vita Soccer dopo il match con la Sandro Abate. La presidente Sanginario non ci sta: ‘Ricostruzioni diverse, faremo ricorso’

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‘Sono arrivati finalmente gli atti che fotografano quanto accaduto durante il match di calcio a 5 che ha visto contrapporsi la mia squadra, la De Vita Soccer, contro il club irpino Sandro Abate lo scorso 22 febbraio a Benevento. Ciò che emerge da una prima lettura è la riproposizione di una duplice e diversa ricostruzione dei fatti: da un lato quella dell’arbitro che ci condanna attribuendo tutta la colpa di quanto accaduto ai miei giocatori e dunque a me. Dall’altro, invece quella del Commissario di Campo, presente anche lui all’incontro, che racconta una verità con delle sfaccettature diverse”. Inizia così il lungo sfogo della presidente sannita Veronica Sanginario, che rischia ora una pesantissima squalifica fino al 30 giugno 2025.
“Ma andiamo per ordine. In primis le foto allegate al referto di gara sono la palese prova che i borsoni dei ragazzi della Sandro Abate risultato essere integri e non oggetto di atti vandalici tantomeno di furti: reati nemmeno citati nel documento. In secondo luogo e, basta leggere il referto, i tafferugli e dunque la rissa è avvenuta coinvolgendo tanto i miei ragazzi quanto gli avellinesi, compresi i due mister presenti in panchina. Allora ci chiediamo: perché il Giudice federale non ha tenuto conto di quanto riportato dal Commissario di campo dando credito solo all’arbitro e finendo così per punire, in maniera anche piuttosto severa, solo i giocatori della De Vita? O meglio non solo i ragazzi, ma anche me e il mister De Vita”, racconta la responsabile della società di Pontecorvo, che in questi anni ha cresciuto sportivamente e umanamente tanti giovanissimi locali.
“In conclusione quello che noi chiediamo – anche attraverso formale ricorso al Giudice federale redatto e presentato dai nostri legali – è quello di far emergere una versione che risponda alla verità in nome dei valori dello sport e soprattutto dell’equità e non viziata magari da incomprensioni intercorse tra me e lo stesso Direttore di gara nel corso del match. Non ci stiamo ad accettare passivamente la squalifica ricevuta e quindi che siano rivalutate le quattro giornate di stop inflitte a 5 calciatori della mia squadra, permettendo così ai nostri di poter disputare le prossime gara in Serie C2′, conclude la presidente Sanginario.