Calcio
Serie C, iscrizioni: Lucchese out, Triestina, Spal e Brescia sull’orlo del baratro. Possibile ripescaggio per la Reggina, spera anche la Nocerina

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Ore frenetiche in Serie C dove, a poche ore dalla chiusura dei termini per l’iscrizione, non hanno ancora perfezionato tutta la documentazione necessaria. La stessa che dovrà essere inviata entro le 23.59 di stasera. Ormai non c’è più nulla da fare per la Lucchese. Nessun interessato si è fatto avanti per rilevare il club rossonero e il curatore fallimentare Del Prete ha optato per la chiusura definitiva dell’esercizio provvisorio. I toscani quindi non presenteranno alcuna domanda d’ammissione al prossimo campionato di serie C e dovranno ripartire dall’Eccellenza. A seguito di quanto accaduto il comune è intervenuto con una nota ufficiale per annunciare la risoluzione della concessione relativa allo stadio Porta Elisa, al centro sportivo Vignini e ai campi sportivi di San Vito e Sant’Anna. “Il comune di Lucca avvia l’iter per tornare in possesso delle strutture – si legge nella nota –, favorendone la disponibilità e l’operatività per le attività sportive e sociali del territorio. La ripresa diretta della gestione consentirà inoltre all’amministrazione di avviare nuovi interventi di manutenzione necessari, che negli ultimi anni erano stati trascurati o rimandati. L’obiettivo è mantenere gli impianti in condizioni adeguate per l’uso da parte della cittadinanza e delle associazioni sportive del territorio, in attesa di una nuova compagine societaria che possa garantire il futuro della Lucchese, alla quale sarà ovviamente legata la nuova concessione”.
Trema la Spal che sta facendo i conti con il ritardo di un bonifico in arrivo dall’America, che al. Per gli estensi si dovrà correre contro il tempo per evitare di restare esclusi dopo la salvezza ottenuta nel doppio spareggio playout contro il Milan Futuro. Negli altri girone c’è apprensione in casa Triestina che da alcuni giorni è intenta nel reperire i 6,5 milioni di euro necessari per sanare le pendenze e iscrivere la squadra e anche in questo caso la situazione è disperata. Nella prossima stagione il club partirà con la nota penalizzazione di 9 punti inflitta dalla recente decisione del Tribunale federale nazionale a seguito del mancato pagamento degli stipendi entro il 16 aprile. Infine sono giornate particolarmente caotiche anche per il Brescia che sta cercando di capire quale futuro ci sarà ad attenderlo, con Cellino che non è riuscito a vendere e potrebbe aver gettato la spugna. Servono 3 milioni e il presidente non sembra disposto a pagare.
Giornata decisiva anche ad Ascoli, dove il club bianconero e i propri vertici societari ieri hanno continuato a lavorare verso il superamento dell’ostacolo più complicato. Ovvero quello della fideiussione raddoppiata che quest’anno ha creato vari grattacapi sia al Picchio quanto alle altre società. Nelle ultime ore si è cercato di sistemare tutta la parte burocratica sulla base di quanto richiesto dalla Covisoc per ottenere il via libera. Tutto potrebbe essere consegnato regolarmente a poche ore di distanza dalla chiusura del termine imposto alle 23.59, orario che sancirà il termine ufficiale per presentare le domande. Allo scoccare del gong chi non avrà regolarmente presentato la richiesta di ammissione rispettando gli obblighi stabiliti verrà automaticamente escluso, salva sempre la possibilità di avanzare ricorso. A preoccupare però la società di patron Pulcinelli sarebbe la già nota questione del largo utilizzo dei crediti fiscali avvenuto nel periodo di riferimento settembre 2024-febbraio 2025. Qui la somma utilizzata dall’Ascoli sarebbe superiore al milione di euro, a differenza di molti altri club come Pescara e Latina che invece ne avrebbero impiegati rispettivamente 100mila e 200mila euro circa. I veri dubbi restano legati soprattutto alla natura di queste somme che non risultano certificate dalla Covisoc. Qui si sta cercando di fare luce in merito alla provenienza delle stesse, dato il processo sulla truffa Superbonus che vede coinvolta la Genco Srl di Corsalini, ad oggi ancora membro del cda bianconero. Uno scenario decisamente preoccupante che tutti sperano davvero di dribblare.
Le prossime tappe. Esaurita la possibilità di presentare la domanda per l’iscrizione scatteranno i puntuali controlli della Covisoc che sarà chiamata a verificare la regolarità delle domande presentate. Gli esiti verranno resi noti nel giro di una settimana. Esattamente entro il 13. Le società non ritenute idonee avranno 4 giorni di tempo per presentare ricorso. Lo stesso dovrà essere inoltrato e non oltre il 17 giugno. Gli organi giudicanti, all’atto del ricevimento degli eventuali ricorsi, saranno chiamati ad esaminarli il 18 giugno, comunicando poi gli esiti il 19. In caso di respinta del ricorso, i club potranno appellarsi al Collegio di Garanzia del Coni. In caso contrario la loro domanda irregolare risulterebbe bocciata con la seguente perdita del diritto a disputare il campionato, nonostante i meriti ottenuti sul campo. L’esclusione attiverebbe il meccanismo dei ripescaggi con la relativa graduatoria che andrebbe a considerare anche le squadre under 23 e le vincitrici dei playoff di serie D. Il fatidico mese di giugno è ufficialmente entrato nel vivo tra scadenze, iscrizioni, domande, documentazioni, ricorsi e tribunali. Ancora una volta il mondo del calcio si prepara ad affrontare l’ennesima estate rovente.
Per quanto riguarda le riammissioni l’unica ad aver fatto la domanda è la Pro Patria, mentre nella graduatoria dei ripescaggi soni in prima fila Inter e Milan Under 23 seguite da Ravenna e Reggina. Se dovesse saltare un’altra squadra, entrerebbe in gioco ancella Nocerina.