Calcio
Strega e polemiche, il giornalista Maio: “Da Collarile inaccettabili affermazioni su stampa”
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“Carissimi amici di Ntr24,
ho ascoltato con attenzione, e soprattutto con molta sorpresa, le dichiarazioni che ha rilasciato alla vostra testata l’avv. Mario Collarile, in qualità di delegato provinciale del Coni, sulla retrocessione del Benevento Calcio e sul suo futuro. La sorpresa, mista a una buona dose di disappunto, è dovuta ad un paio di affermazioni che l’avv. Collarile ha fatto, accusando la stampa locale.
Credo che voi colleghi di Ntr24 lo abbiate interpellato per una valutazione sul negativo risultato sportivo del Benevento Calcio, dunque non capisco (sarà un mio limite) perché il delegato Coni abbia voluto mischiare questo argomento con un attacco frontale ai giornalisti, affermando testualmente: “non dicesse stupidaggini la stampa”, e poi “qualche giornalista facesse un esame di coscienza”.
Reputo queste affermazioni assolutamente inaccettabili, sia nella forma che nel contenuto. E pertanto vorrei sapere dall’avv. Collarile: Quali sarebbero le stupidaggini dette dalla stampa sul Benevento Calcio? Chi sono i giornalisti che devono fare un esame di coscienza? E quale peccato grave essi avrebbero commesso?
L’avvocato Collarile, da uomo di diritto, sa benissimo che le colpe sono individuali. Dunque se è a conoscenza che qualche collega abbia detto o scritto “stupidaggini”, dica nome e cognome, perché sparare nel mucchio è cosa alquanto antipatica, fumosa, oltre che squalificante per chi lo fa.
Lungi da me l’idea di fare una difesa corporativa della categoria a cui mi onoro di appartenere dal 1992 (più o meno lo stesso anno di inizio del lunghissimo periodo di guida del Coni provinciale da parte dell’avv. Mario Collarile), ma sinceramente è inaccettabile ascoltare una persona che riveste un incarico pubblico, sparare letteralmente affermazioni così cattive e gratuite e denigrare una categoria che anche in questa provincia, piccola e piena di problemi, si sforza di informare in maniera seria e corretta. Un attacco sregolato, che sorprende ancora di più perché arriva da un uomo di sport, un dirigente di sport che dovrebbe avere a cuore in primis il rispetto delle regole.
Mi auguro che l’avv. Collarile spieghi bene a chi e a cosa specificamente si riferiva nella dichiarazione rilasciata alla vostra testata, oppure ritiri affermazioni così pesanti. Perché la stampa sannita, sia pur con tanti limiti e in mezzo a tante difficoltà, ha una storia gloriosa (chiaramente anche costellata da errori) e si sforza anche con straordinarie competenze di rendere un servizio adeguato alla nostra comunità. Come l’avv. Collarile sa benissimo peraltro, visto che nella sua lunghissima attività di responsabile del Coni provinciale, ha sempre usufruito della collaborazione e della vicinanza di quei giornalisti che ieri ha accusato incomprensibilmente di “dire stupidaggini” e a cui ha intimato di fare un esame di coscienza, quasi fossero loro e solo loro gli “artefici” della retrocessione del Benevento calcio in serie C.
Grazie dell’attenzione che riserverete a questa mia riflessione e buon lavoro a tutti gli amici giornalisti di questa città”
Luca Maio – giornalista della Gazzetta dello Sport